Andrea Militello lancia l'allarme: "Molte le ricerche in tal senso e uno studio importante condotto utilizzando i database 'Medline' e 'Embase' fino a maggio 2017 ha incluso modelli in vitro, modelli animali, serie di casi, case-control e disegni di
Andrea Militello lancia l'allarme: "Molte le ricerche in tal senso e uno studio importante condotto utilizzando i database 'Medline' e 'Embase' fino a maggio 2017 ha incluso modelli in vitro, modelli animali, serie di casi, case-control e disegni di coorte"
L' abuso di marijuana "può causare disfunzione erettile e infertilità maschile". E' l' allarme lanciato da Andrea Militello, premiato come miglior urologo-andrologo d' Italia nel 2018 e tra i blogger di Dottnet. "Sono numerose le ricerche in tal senso - spiega l' esperto - e uno studio importante condotto utilizzando i database 'Medline' e 'Embase' fino a maggio 2017 ha incluso modelli in vitro, modelli animali, serie di casi, case-control e disegni di coorte. Dopo le esclusioni, 91 articoli sono stati sintetizzati per l' analisi qualitativa.
Di questi manoscritti, 30 riguardavano la marijuana e l' infertilità maschile, 36 discutevano di cannabis e di salute/ormoni sessuali maschili, e 25 esploravano la relazione tra marijuana e neoplasie urologiche". "Per quanto riguarda la fertilità del fattore maschile che utilizza i parametri dello sperma come surrogato, i cannabinoidi probabilmente svolgono un ruolo inibitorio - evidenzia il medico - I dati sulla marijuana e sulla funzione sessuale maschile sono mescolati, ma suggeriscono che la marijuana può migliorare l' esperienza soggettiva dei rapporti sessuali mentre potenzialmente contribuisce alla disfunzione erettile in modo dose-dipendente, cioè in maniera crescente in rapporto alla quantità assunta".
Secondo l' urologo, "la cannabis è stata associata a un aumentato e ridotto rischio di tumore maligno a seconda dell' organo bersaglio. L' esposizione alla marijuana sembra essere un fattore di rischio indipendente per il cancro del testicolo, i dati sul cancro della vescica sono contrastanti e le prove sul cancro alla prostata supportano gli effetti anti-neoplastici dei cannabinoidi". Gli studi sugli effetti della cannabis suggeriscono un impatto sulla salute e sulla malattia urologica insomma, "per questo sono necessari studi prospettici a lungo termine per una ulteriore delucidazione di questi effetti", conclude Militello.
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